Grillo D’oro a Bisaccia. Ristorante osteria il Slow food e prodotti a km 0


L’Osteria il Grillo D’Oro a Bisaccia è un ristorante dalla cucina tipica Irpina rivisitata in chiave moderna e curata con amore e passione dalla famiglia Arminio. Nel cuore dell’alta irpinia potrete trovare un ristorante a conduzione familiare dove la buona cucina e i prodotti a KM 0 sono al centro di una lunga tradizione di ristoratori.

In una fredda domenica di inverno ci siamo trovati quasi per caso in questo antico borgo e come spesso accade, grazie al passa parola di amici e parenti, abbiamo deciso di pranzare al Grillo D’oro.

Si viene accolti da grandi sorrisi e professionalità in una sala calda ed accogliente dove spicca il grande camino/brace da cui si propagano profumi di legno arso e spezie aromatiche.

E’ lo stesso proprietario a farci da cicerone e a guidarci tra un menù quasi “fisso” che vede protagonisti i prodotti ed i sapori irpini curati e selezionati direttamente da agricoltori e allevatori della zona. Il regno dello slow food e del mangiar bene.

Si inizia con una quantità di antipasti ricca per numero e varietà: dal classico tagliere di salumi (peccato per la mozzarella non all’altezza delle aspettative e servita fredda), passando per i fegatini in casseruola con i peperoni, i funghi con il pomodoro ed una trippa con la salsa veramente eccellente. Spettacolari i peperoni ripieni sia nella versione dolce che in quella extra piccante.

Fortunatamente il vino rosso della casa (un buon aglianico etichettato Grillo D’Oro a Bisaccia) ci è venuto in soccorso per alleviare il gusto deciso del peperoncino.

Poco chiaro il senso di un consommè con un piccolo pezzo di frittata: il brodo era quasi insapore e la frittata solo una pallida suggestione date le dimensioni.

Continuiamo a fidarci dei consigli dello staff e pendiamo un assaggio di primi. Gnocchetti fatti in casa con i fagioli (ottimi, cotti con il soffritto d’aglio) e ravioloni ripieni di ricotta (appena discreti con la salsa poco densa ed una porzione a di poco ridicola con due ravioli a testa).

I gusto per la buona cucina ci vorrebbe far continuare con il secondo piatto sopratutto invogliati dalla brace ma ormai non reggiamo più i ritmi di una volta e passiamo al dolce e ai liquori. In tavola arriva una folta schiera di bottiglie e c’è solo l’imbarazzo della scelta tra limoncello, nocillo e molto altro.

Tirando le somme: bella atmosfera, piacevole anche la passeggiata per arrivare fino alla meta. Ottimo il servizio (avvantaggiati anche dal fatto che siamo arrivati alle 14:30 passate e in un giorno poco frequentato). Sulla qualità dei prodotti nulla da obiettare ad eccezzion fatto da alcuni forzature stilistiche. Costo di 25€ a persona forse eccessivo ma in linea con il trend delle osterie slow food.