Qualche giorno fa sono stato travolto dalla sana nostalgia di chi lascia Napoli anche solo per andare a vivere a 60 km di distanza come ho fatto io. La mia è una città che ti spiazza con le sue mille contraddizioni quotidiane ma che non smette di affascinarti e farti innamorare ogni singolo giorno. Una città che spesso ti trovi a raccontare come se fosse viva, come se fosse un amico di famiglia che di tanto in tanto ti fa arrabbiare ma a cui non riesci a tenere il muso per più di qualche ora.
Un’anima che senti palpabile quando passeggi per i vicoli del centro storico o quando, come ho fatto io, percorri una decina di chilometri a piedi senza mai distogliere lo sguardo dal mare. Una baia che sembra dipinta a mano da un artista innamorato e che sa lasciarti senza fiato dovunque volgi lo sguardo.
Una passeggiata per Napoli, scendendo dalla collina del Vomero passando per Posillipo e lambendo il mare a via Caracciolo.
–
A few days ago I was overwhelmed by the nostalgia of those who left Naples healthyjust to live 60 km away as I did. Mine is a city that will displace with its many contradictions daily but that does not stop fascinate you and make you fall in love withevery single day. A city that you often find telling as if it were alive, as if it were a friendof the family that occasionally makes you angry, but that can not hold a grudge formore than a few hours.
Palpable soul that you feel when you walk through the alleys of the old town, or when,as I did, walk ten miles on foot without taking your eyes from the sea. A bay that lookshand painted by an artist who knows how to love and leave you breathless, turn yourgaze anywhere.
A walk to Naples, down the hill of Vomero and Posillipo through the sea lapping at Via Caracciolo.