Sono sempre stato incuriosito dalle numero offerte mangerecce di Groupon e navigando in rete vi riporto questa testimonianza che mi sembra perfetta…
Per spiegare il successo di Groupon (dalla crasi di group – coupon), il più famoso gruppo d’acquisto online, andrebbe approfondito il senso di espressioni antipatiche tipo “marketing della crisi”, ma alzi la mano chi si sente stregato dall’idea. Allora semplifichiamo: ogni giorno eoni di persone comprano online viaggi, soggiorni, pranzi, cerette, visite mediche, massaggi e altro con sconti fino all’80%. Tra questi, pure il gastrofanatico che è in me, tentato dopo l’apertura della posta elettronica in un fatidico giorno di luglio: “49 euro invece di 167 per una cena di coppia accompagnata da un calice di prosecco. Dall’antipasto al dolce, i sapori mediterranei si sposano al lusso del George’s Restaurant (Grand Hotel Parker’s) di Napoli, 5 stelle L.” Clicco su dettagli e rileggo: 49 invece di 167. Vinco le resistenze e compro. Alla scadenza delle 48 ore sarò in compagnia di altri 1087 commensali. Tardo qualche giorno a prenotare il tavolo, risultato: prima disponibilità a metà settembre (!). Ed eccomi qua.
Due o tre premesse: ho sbirciato dietro la porta di una stanza la rack rate a 3 cifre per dormire in hotel, non inizia per 1 né per 2. Il ristorante, con una cucina definita “creativa” dalla guida Michelin, è il primo in città ad aver giocato la carta gourmet. Lo chef è Vincenzo Bacioterracino, piemontapoletano apprezzato da tutte le guide italiane. La terrazza con vista sul golfo di Napoli è splendida. Il piccolo menù stampato per l’occasione, esposto su tutti i tavoli della terrazza, offriva 4 scelte per ogni voce, del tutto inedite rispetto alla carta del ristorante.
Dunque mi ritaglio una piccola degustazione mare e attendo fiducioso.
L’Insalatina di seppioline, sedano e noci, acquarello al nero, fresca nel sapore, è irrobustita da una pennellatura di nero di seppia. Gli schiaffoni gamberi e zucchine, imprevedibile e trucido tributo agli anni ’80, si rivelano peggiori delle modeste aspettative: zucchine stracotte, pomodoro inopportuno, mantecatura eccessiva, gusto dei gamberi sovrastato. Il trancio di pesce spada al pane saporito è ottimo a iniziare dalla cottura, e anche il baccalà brasato in crema di cime di broccoli è esente da critiche. Chiusura con gelato di mozzarella e confettura di pomodori acerbi (in carta a €. 14,00 !). Ho la conferma di aver fatto un affare malgrado il servizio frettoloso, ma queste sono fisime da gastrofighetto.
Se vi dico che mi sono sentito strano al momento del conto ci credete? Non capita sempre di allontanarsi, conversare e attendere con calma l’ascensore, senza che nessuno in astinenza da carta di credito ti insegua rabbioso. Beh, stavo quasi per pagare un’altra volta.
Sceso in strada avrei volentieri confidato i miei dubbi a qualcuno: l’operazione Groupon sarà davvero servita al ristorante George del Grand Hotel Parker’s, 5 stelle L.?
via George’s, Napoli: al ristorante snob con Groupon | Dissapore.