L’agri-turista? Un buongustaio che ama la vacanza in famiglia


Vacanze all’insegna della vita all’aria aperta e con la consapevole scelta di vivere in strutture “alternative” rispetto ai soliti hotel.

Una scelta che si rivela sempre più vincente e sopratutto sempre più diffusa; non ci si rivolge agli agriturismi soltanto per la cucina casereccia e i prodotti di agricoltura biologica ma anche per soggiorni di breve e medio periodo.

L’agriturismo è sempre più la vacanza ideale per tutta la famiglia: il 52% degli intervistati il 5% in più rispetto al 2009, infatti soggiorna in agriturismo con i propri figli. Cala invece del 9%, rispetto al 2009, la vacanza rurale romantica trascorsa solo con il proprio compagno 49% mentre, in linea con gli anni passati, un buon 35% ama andare in agriturismo insieme agli amici.

Lo rivela Agriturismo.it www.agriturismo.it, portale leader nel settore, che spiega le caretteristiche del turista rurale 2011. L’indagine, giunta al terzo anno, analizza il trend della vacanza in agriturismo e sarà presentata il 12 novembre ad Agri&tour, il salone nazionale dell’agriturismo Arezzo.

L’agriturismo conferma il successo presso un pubblico adulto: il 50% degli ospiti sono adulti fra i 35 e i 49 anni. L’indagine mostra però uno spostamento del target verso un’età più matura: gli under 35 infatti sono il 7% in meno rispetto al 2009; di pari passo aumentano gli over 50, ad oggi 6% in più del 2009.Al primo posto la buona tavola e l’accoglienzaLa vacanza preferita dagli agri-turisti si conferma, anche quest’anno, all’insegna della buona cucina e del mangiar sano 51,3%.

Resta essenziale trovare in agriturismo l’ accoglienza di tipo familiare 72% e una ristorazione che sia prevalentemente con prodotti propri 49% e con menù legati alle stagioni e alle ricette locali 48%.Da notare che la maggior parte dei turisti continua a privilegiare la sistemazione in mezza pensione 52,8% o la formula bed & breakfast 30,8% piuttosto che la pensione completa, a conferma della propensione a frequentare ristoranti tipici e gustare le specialità culinarie regionali, cambiando ogni giorno.

Non solo Toscana e Umbria. Stravincono, come mete di soggiorno, le due regioni “storiche” dell’agriturismo italiano: la Toscana 60% e l’Umbria 38%. Si evidenzia però che i soggiorni in entrambe le regioni calano del 5% rispetto al 2009. In compenso crescono di qualche punto percentuale le altre regioni: al nord la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, l’Emilia Romagna al centro e al sud la Campania, la Sardegna e la Puglia. In particolare la Val d’Aosta cresce di un terzo rispetto al 2010 e il Trentino-Alto Adige, nel suo complesso, cresce e si conferma al terzo posto 17,4% a livello nazionale.Lindagine è stata svolta nel mese di Ottobre 2011 su un campione di 210.000 utenti del sito, e ha ottenuto 3100risposte.